

Il Navy Strength Gin ha origini antiche. Molto prima che fosse possibile misurare l’alcol in volume di una bevanda, la Royal Navy si trovò a fronteggiare questo problema: assicurarsi che la polvere da sparo restasse infiammabile anche nel caso in cui una botte di gin si rompesse durante il trasporto. Ai tempi delle palle di cannone e dei moschetti, infatti, la polvere da sparo bagnata rappresentava una condanna a morte in battaglia. L’etichetta “Navy strenght” indicava lo spirito sicuro da trasportare sulle navi della Marina militare e veniva apposta solo sulle botti che superavano la prova empirica: dopo aver immerso alcuni granelli di polvere da sparo nel gin si provava a dar loro fuoco. La misurazione Navy continuò fino al 1890 e tutt’oggi indica un distillato con grado alcolico...
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Il Navy Strength Gin ha origini antiche. Molto prima che fosse possibile misurare l’alcol in volume di una bevanda, la Royal Navy si trovò a fronteggiare questo problema: assicurarsi che la polvere da sparo restasse infiammabile anche nel caso in cui una botte di gin si rompesse durante il trasporto. Ai tempi delle palle di cannone e dei moschetti, infatti, la polvere da sparo bagnata rappresentava una condanna a morte in battaglia. L’etichetta “Navy strenght” indicava lo spirito sicuro da trasportare sulle navi della Marina militare e veniva apposta solo sulle botti che superavano la prova empirica: dopo aver immerso alcuni granelli di polvere da sparo nel gin si provava a dar loro fuoco. La misurazione Navy continuò fino al 1890 e tutt’oggi indica un distillato con grado alcolico superiore al 57,15%.
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Riferimenti Specifici