

Gusto: In bocca è piacevolmente succoso, con una gradevole texture tannica. Il calore alcolico è ben bilanciato da una corroborante freschezza agrumata.
Profumo: Un bouquet deciso ma delicato al tempo stesso, con raffinati sentori di ciliegie mature, ribes scuri e prugne secche.
Colore: Rubino profondo, quasi impenetrabile, con riflessi granati
Grado alcolico: 15%
A cosa abbinarlo: L’Amarone richiede piatti importanti, come la lepre in salmì, stracotti e brasati di manzo al vino rosso
Come servirlo: esprime il suo massimo se servito tra i 16 e i 18 gradi.
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L’Amarone della Valpolicella, oggi tra i più importanti rossi italiani, in pochi sanno che in realtà nasce dall’evoluzione del Recioto, vino passito e rosso, piacevolmente dolce. Un tempo, anzi, si produceva “solo” il Recioto. L’Amarone, infatti, è un vino relativamente moderno, la cui commercializzazione comincia solo negli anni Cinquanta. Il primo Amarone di Santa Sofia nasce nel 1964, per mano di Giancarlo Begnoni. Quello proposto qui è un Amarone della Valpolicella DOCG Classico, ossia prodotto solo con uve provenienti dalla zona storica della denominazione. I vigneti di Santa Sofia, in particolare, si trovano su colline sassose nei comuni di Negrar, Fumane, San Pietro in Cariano e Marano, tutte a nord di Verona. Corvina e Corvinone in netta maggioranza (circa il 70%), il taglio si completa con uve Rondinella. Dopo la vendemmia, i grappoli, delicatamente maneggiati da operatori esperti, subiscono un lento appassimento per un periodo che varia tra i 90 e i 120 giorni.
Scheda tecnica
Riferimenti Specifici